Ogni cane deve sapere come comportarsi con il suo padrone. Per un rapporto armonioso tra loro, il proprietario deve dedicare del tempo al cane e spiegare alcune parole, cosa significano e come vuole che il cane risponda. Questo è chiamato l’addestramento del cane. Le parole usate nel dressage sono chiamate controlli.

Ogni cane è insegnabile, ma è bello conoscerli, perché sono tutti così diversi. Alcuni sono timidi, altri amano giocare, alcuni sono aggressivi e alcuni sono molto pigri. Tutti i cani sono in grado di comprendere alcuni comandi di base per aiutare i proprietari a comunicare con loro.

FUOCO PRINCIPALE DELL’ADDESTRAMENTO DEL CANE

Comandi base per un cane: per i comandi usiamo sempre la stessa parola. distanza, sedersi, scendere, aspettare, fermarsi, gamba, voce, arrivare, partire, scendere, saltare, fermarsi, avanti, indietro, intorno, oltre, correre…

1. Comandi, il cane impara lentamente, uno per uno. Quando conosce il primo comando, inizia con la percezione degli altri. Per prima cosa, insegniamo al cane semplici comandi: siediti, zampa, sdraiati e aspetta.

2. Ogni cane non è per tutti i controlli e tutti i giochi. Il cane eredita gli istinti della sua razza. Se ci aspettiamo lo stesso comportamento dei pastori tedeschi da un barboncino rimarremo delusi. Qualsiasi razza di cane è ottima per alcuni lavori, ma per altri semplicemente non va bene.

3. Dai al tuo cucciolo il tempo di lasciarti povero. Quando apprendono nuovi comandi (sit..) In primo luogo, obbedirà solo una frazione di secondo. Poi lo lodiamo. La prossima volta siederà più a lungo. Quando insegniamo all’animale, tra i comandi giochiamo con loro. Il cane durante la lezione dovrebbe avere più tempo per giocare che per allenarsi.

4. Quando il cane impara alcuni controlli, aggiungiamo rumori e suoni ai controlli. Il cane deve sempre obbedire. Rumori e suoni: una palla, un giocattolo sfrigolante, che gli corre intorno, che lancia i regali…

5. Distanza tra cani e proprietari Quando insegniamo al cane seduto davanti o accanto a quello a cui insegna, questi non dovrebbero trovarsi a più di un metro di distanza. Se si trova a più di un metro di distanza, attirerà l’attenzione su tutto tranne che sui controlli.

6. Luoghi diversi. Una volta che il cane impara a sedersi a comando, bisogna abituarlo a stare seduto sia all’interno che all’esterno o in mezzo alla città. 6.1. diversi substrati del terreno Il cane si siede su varie basi sul pavimento di cemento, erba, sabbia, terra, sedile, surf, tavolo, panca…

7. Forniamo controlli uno dopo l’altro in diverse sequenze seduta, sdraiata, voce, salto, distanza b. gamba, voce, attesa, riposo, voce c. distanza, sedersi, saltare, sedersi, aspettare. 7.1. Addestra il cane in diverse situazioni a spasso per la città, davanti al bancomat senza guinzaglio, in ascensore…

8. Addestra il cane a un diverso momento della giornata: mattina, mezzogiorno, pomeriggio, sera, notte.

9. Pratichiamo diverse posizioni e diversi controlli in una serie da seduti a sdraiati, da sdraiati a saltellare…

10. Pratichiamo il cane in modo che cambiamo posizione tra i controlli: siamo su una sedia, sdraiati sul pavimento, in piedi su una scala, appesi all’albero, in piedi su scivoli o misure.

11. Esercitati con il cane con voce calma, sussurrando e ad alta voce, cantando..

12. NON esercitarti con l’animale quando non sei dell’umore giusto.

13. Allena il cane più volte al giorno per alcuni minuti, preferibilmente tutti i giorni. Quando il cane è abituato all’addestramento, non prolungarlo per più di 20 minuti.

14. Ogni sessione con un cane dovrebbe essere divertente per il cane come per il proprietario. Tra i controlli ci sono sempre brevi giochi con i cani.

15. Lodiamo il cane quando è obbediente e lo ignoriamo quando non obbedisce. Non dare da mangiare al cane durante l’allenamento con dolcetti, poiché li aspetteranno sempre. Il cane è più obbediente all’amore che al cibo.

16. Non puniamo, non picchiamo o sgridiamo il cane. Lavoriamo con lui amichevole.

17. Non prendere in giro il cane durante l’allenamento. Questo lo offende e lo umilia.

18. Durante l’addestramento non accarezziamo la testa Questo significa umiliazione per un cane da lavoro e obbediente.

19. Pazienza. A volte il cane non capisce cosa vogliamo da lui. Questo potrebbe farci arrabbiare. Quindi, l’allenamento viene interrotto e in pochi minuti proviamo a dire quello che vogliamo altrimenti.

20. L’addestratore deve sapere e immaginare cosa vuole dal suo cane. Se l’addestratore non è chiaro cosa vuole, il cane non saprà cosa ci si aspetta da lui.

21. L’addestratore usa il nome di un cane nei comandi Sit Tarzan, Tarzan distance,…. il cane ama il suo nome e gli piace sentirlo, ecco perché agirà in modo più obbediente al comando.

22. Controlla l’ordine: attenzione, comando, dimostrazione, lode.

Tommaso Grazia